mercoledì 1 settembre 2010

A chi servono veramente Ibrahimovic e Robinho?


Sono dell'Inter e il ritorno di Ibrahimovic all'altra squadra di Milano mi dà chiaramente fastidio. Ok, i giocatori come Zanetti, Totti e Del Piero sono sempre di più un'eccezione, ma quelli come Ibrahimovic sono sempre di più una delusione. I tifosi del Milan sono ovviamente felici per il suo acquisto, lui ha promesso di segnare almeno 25 gol (l'ultima promessa era stata di andare in Spagna per vincere la Champions...), tutti felici in campo e in tribuna. E proprio sulla tribuna vorrei soffermarmi un attimo. Il Milan erano anni che non spendeva tanto al calciomercato. Dite che Berlusconi si è scocciato d doversi congratulare continuamente con il "collega" Moratti per i trionfi dell'Inter? Dite che ha di nuovo voglia di vincere il campionato o la Champions League? Plausibile, certo, ma se oltre che per questi traguardi lo svedese e Robinho fossero stati presi anche per accontentare i tifosi-elettori? Ricordate gli striscioni polemici dei tifosi milanisti che invitavano la società a spendere, il presidente a darsi una mossa o a farsi da parte? Beh, è bastato l'acquisto di Ibrahimovic per far scoppiare la pace e far apparire uno striscione "chilometrico" in cui si ringraziava la società (e quindi Berlusconi) per il regalo...

E qui sorge il dubbio (che una volta tanto mi ha fatto trovare d'accordo con Massimo Mauro che l'ha scritto su Repubblica.it): sti giocatori, servono più al Milan o al Pdl? Allegri di sicuro non vede l'ora di poter schierare il trio brasiliano Pato-Ronaldinho-Robinho alle spalle di Ibrahimovic, ma io sono convinto che dopotutto questa sia anche una mossa "pubblicitaria" in vista di una eventuale futura campagna elettorale in cui Berlusconi dovrà guardarsi dagli ex amici (finiani in primis) e dagli attuali alleati (Lega Nord) per conservare la poltrona di premier *. Esiste in circolazione un bellissimo libro che si intitola "Calcio e Potere" (scritto da Simon Kuper) che spiega perfettamente perchè il calcio non è solo un gioco. Chi crede ancora a questa favoletta può sognare vedendo Ibrahimovic al centro di San Siro che dice che il Milan è la squadra più forte. Chi, invece, non ci crede più si deve solo augurare che la mia impressione sia sbagliata e la politica si faccia coi fatti, non con l'acquisto di questo o quel calciatore.

* Il Pd non l'ho proprio considerato perchè è l'unica cosa di cui Berlusconi non deve preoccuparsi...

1 commento:

  1. Bravo Enzo è la stessa impressione che ho avuto io.
    Sicuramente oggi come 20 anni fa il calcio resta una grande vetrina e una squadra vincente,ahimè, resta un grandissimo spot elettorale.
    Sarebbbe interessante chiedersi come mai, giocatori che sono stati strapagati anni fa (Ibrahimovic 50 milioni + Eto'o dall'Inter al Barcellona e Robinho 42 dal Real Madrid al City), adesso vadano al Milan rispettivamente per 24 milioni e 18 milioni???
    Ho il dubbio che ci sia la promessa di qualche cessione importante: Pato al Barça l'anno prossimo???? In ogni caso non sarà un problema, le elezioni avverrano qualche mese prima ;-)

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