giovedì 28 ottobre 2010

Rivoluzione! Revolution! Revolution! Revolucion! Revolucao! революции! 革命! 革命!



La ricetta per fare la rivoluzione ce l'ha Eric Cantona (video). E se davvero i francesi e poi piano piano tutti lo seguissimo?

mercoledì 20 ottobre 2010

Mtv Music Awards 2010

Il 7 novembre si avvicina e i preparativi per gli Mtv Europe Music Awards 2010 si fanno sempre più frenetici. L'edizione di quest'anno si terrà a Madrid, pronta ad accogliere alcune delle stelle più luminose del panorama musicale mondiale (Bon Jovi e Katy Perry solo per citarne alcuni). Presenta Eva Longoria. Qui le info.

lunedì 18 ottobre 2010

Noooooooooooooooooooooooooo


Ok, lo dicono per il nosro bene e tutto quanto, però certe volte i medici potrebbero farsi pure i cazzi propri! E'il caso dei britannici del "Cancer Reasearch Uk", che attraverso i propri dati lanciano un allarme molto serio: c'è un legame tra il sesso orale e i tumori della bocca.

Una notizia davvero sconvolgente per tutti quelli che pensavano che un bella fellatio/cunnilinguus potesse essere un toccasana per affrontare meglio una giornata o per concluderla. Invece, come verrà mostrato presto da un documentario della Bbc, il numero di malati di cancro orale aumenta di anno in anno (+50% gli uomini negli ultimi 20 anni e +3% le donne negli ultimi 12 mesi). Se prima la colpa era da attribuire al fumo o all'alcool, adesso pare che il responsabile principale sia proprio il sesso orale. Tutto a causa del papilloma virus umano (Hpv), che ovviamente si trasmette per via sessuale e può essere combattuto con dei vaccini, ma soprattutto con l'uso del preservativo.

giovedì 14 ottobre 2010

Un record poco invidiabile


"Il re è morto, viva il re". Era questa la frase di rito con cui, ai tempi della monarchia francese, l'araldo annunciava per tre volte al popolo la morte del sovrano e l'immediato avvento del successore. La stessa cosa potrebbe essere detta per il poco invidiabile "trono" di uomo più piccolo al mondo. Pochi mesi fa era morto colui che deteneva il record da diversi anni, il cinese Pingping, alto 74,64 centimetri a causa di una malattia rara, la osteogenesi imperfetta. Il successore arriva, inevece, dal Nepal e si chiama Khagendra Thapa Magar. L'ufficialità dei responsabili del Guinness World Record non c'è ancora, ma con i suoi 66 cm, è difficile che il record e di conseguenza il titolo di uomo più piccolo al mondo possa sfuggirgli. Aspettiamoci ora di ritrovarcelo in tv con la Barbara D'Urso...

mercoledì 13 ottobre 2010

L'Hiv blocca l'industria del porno americana


La notizia è che un attore di punta dell'industria pornografica americana è risultato positivo al test dell'Hiv e perciò le produzioni di film per adulti d'oltreocenano sono tutte praticamente ferme. Purtroppo non si tratta di una novità, visto che il problema si ripresenta ciclicamente: l'ultima volta che le stars dei film a luci rosse avevano dovuto fermarsi era stata nel 2004.

Stavolta pare che ad ammalarsi, appunto, sia stato un attore molto richiesto. Non a caso a fermarsi sono state anche due "major" del settore: la Vivid Entertainment e la Wicked Pictures. Ad annunciare il fatto è stata la "Adult Industry Medical Healthcare Foundation", che si occupa proprio della salute delle pornostar americane ed è occupata, in queste ore, a rintracciare e visitare tutti coloro che possono aver avuto rapporti col soggetto risultato positivo. Il fatto che i produttori americani rifiutano di accettare l'idea di far indossare il preservativo agli attori (perchè non piace agli spettatori) è sicuramente un fatto che peggiora la situazione. Addirittura, proprio per questo motivo era arrivata una denuncia per violazione delle leggi sulla sicurezza sul lavoro. In ogni caso, in America per poter girare un film basta provare di essere negativi al test dell'Hiv con un esame eseguito al massimo un mese prima. Evidentemente, però, se succedono di queste cose la misura non è abbastanza valida.

martedì 12 ottobre 2010

Minka Kelly, la più sexy al mondo


Queste classifiche lasciano il tempo che trovano, ma è indubbio che Minka Kelly sia davvero una bellissima ragazza. Per la rivista americana Esquire, però, è addirittura la più sexy al mondo. Figlia del chitarrista degli Aerosmith Rick Dufay e di una spogliarellista, Minka Kelly è tra le protagoniste della serie tv "Parenthood". In Italia non è ancora molto nota, ma dopo questa "incoronazione" siamo sicuri che il suo successo aumenterà notevolmente.

lunedì 11 ottobre 2010

De Jong e il calcio violento


Riguardare le immagini del terribile tackle con cui Nigel De Jong ha posto fine alla stagione di Hatem Ben Arfa non è il massimo della vita e, per i più delicati, estremamente fastidioso. Spesso si parla di quanto sia "maschio" il calcio inglese, di quanto sia duro ma allo stesso tempo corretto. I fatti, però, dimostrano che non sempre tanto ardore agonistico, tanta voglia di arrivare per primi su un pallone vagante, siano fatti senza conseguenze. L'infortunio di Ben Arfa è solo l'ultimo caso, ma numerose sono state le vittime illustri e non che hanno dovuto trascorrere settimane o mesi in tribuna, con le stampelle, per quelle che vengono definite "entrate killer". Se però prima nessuna società aveva osato ricorrere alla giustizia ordinaria per tutelarsi dalla perdita economica (perchè per un club, l'infortunio di un calciatore a questo corrisponde), pare proprio che questa volta il Marsiglia voglia andare fino in fondo. Perchè il Marsiglia se Ben Harfa gioca nel Newcastle? Perchè sono i francesi ad essere titolari del cartellino del franco-marocchino e il prestito al Newcastle avrebbe potuto portare nelle casse dell'OM ben 6 milioni di euro a fine stagione. La clausola principale, però, per cedere il calciatore e incassare i soldi era che Ben Arfa avrebbe dovuto giocare almeno 25 partite (possibilmente ad alto livello). Invece il n. 37 bianconero difficilmente vedrà ancora il campo in questa stagione e chissà in quali condizioni tornerà l'anno prossimo. Ecco allora la mossa dell'Olympique Marsiglia: portare in tribunale De Jong. Giusto o sbagliato che sia, speriamo basti a frenare la foga di certi calciatori violenti che, al calcio, non fanno bene per niente.

venerdì 8 ottobre 2010

I revisori dei conti


Partiamo dal principio che le opinioni di tutti devono essere rispettate. Giuste o sbagliate che siano, le idee di ogni persona hanno diritto di esistere e di essere ascoltate. Ognuno ha il diritto di dire ciò che pensa. Sempre, in ogni caso. Anche se le cose che pensa e dice sono in contrasto con i nostri pensieri e con quanto sosteniamo e diciamo noi. E' la libertà e non c'è cosa più importante al mondo se non proprio questa. Il fatto, però, è che delle volte è proprio difficile dover ascoltare le idee di certa gente.

E' il caso delle teorie revisioniste e negazioniste dell'Olocausto. Che esista gente che non crede allo sterminio sistematico degli ebrei attuato durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera del regime nazista è già di per sè una cosa abbastanza dura da sopportare, ma è ancora peggio se a sostenere queste tesi sono degli intellettuali. Gente che ha letto, che ha studiato e che, peggio ancora, è in una posizione tale da dover far studiare gli altri. Parlo, in particolare del professore di Scienze Politiche all'Università di Teramo, Claudio Moffa. In una lezione tenuta tra l'altro davanti alle telecamere, il docente non ha esitato a presentare teorie e idee (di altri, certo) che negavano la Shoah.

Ostinarsi a negare l'eccidio di milioni di persone è come uccidere di nuovo queste stesse vittime e non avere rispetto per chi ha vissuto quei momenti e con tanta sofferenza è riuscito a sopravvivere. Non avere simpatia per Israele può essere lecito. Ritenere sbagliata la politica israeliana nei confronti della Palestina altrettanto. Ma che per farlo bisogna elogiare Ahmadinejad o sostenere che l'Olocausto è un'invenzione sionista mi pare quanto mai sbagliato. Sostenerlo in un'aula universitaria lo è ancora di più. Il fatto che il rettore abbia subito dichiarato che verranno presi dei provvedimenti nei confronti di Moffa è un sollievo. Non si tratta di "nuova inquisizione", ma più semplicemente di buon senso. Un buon senso che, se messo da parte troppo a lungo e da troppa gente, potrebbe portare prima o poi a commettere gli stessi errori. Se è questo che vogliamo fidiamoci pure di questi "revisori dei conti". Se invece vogliamo che il passato ci serva da lezione, faremmo meglio a non sottovalutare questi personaggi e a non farci ingannare. Come farlo? Non dimenticando cosa è successo ad Chelmno, Belżec, Sobibór, Treblinka, Auschwitz, Buchenwald, Bergen-Belsen, Dachau, Mauthausen-Gusen, Sachsenhausen, Mittelbau-Dora, Varsavia, Kraków-Plaszów, Ravensbrück, Jasenovac.

mercoledì 6 ottobre 2010

L'agonia del ciclismo


In questi ultimi giorni il ciclismo ha regalato tante emozioni coi Mondiali di Melbourne, eppure gran parte dell'attenzione dei media e degli addetti ai lavori si è concentrata sul presunto uso di sostanze dopanti da parte di Alberto Contador. Che non è il primo e non sarà l'ultimo, ma è l'ennesimo caso di ciclista che vince(molto probabilmente) barando. Partendo quindi dall'assunto che "tutti i ciclisti sono dopati", pare quasi ovvia la proposta di Ettore Torri, capo della procura antidoping del Coni, che ha dichiarato di essere favorevole alla legalizzazione del doping. Chiaramente la condizione è che le sostanze non danneggino la salute dei ciclisti stessi. Sembrerebbe quasi una proposta seria e non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi se davvero passasse e diventasse realtà. Il punto, però, è che se anche si legalizzassero le sostanze dopanti "buone", ci sarà sempre qualcuno che vorrà vincere a tutti i costi e per farlo non esiterà ad utilizzare quelle "cattive". Allora, la proposta forse dovrebbe essere più drastica, visto anche che le attuali norme (seppur più severe rispetto a qualche anno fa) pare non intimoriscano abbastanza. La mia personale idea, invece, sarebbe di bloccare non solo i corridori, ma l'intero circo. Per un ciclista squalificato ci sarà sempre un altro pronto a prenderne il posto e a commettere gli stessi errori. Pensate, invece, a cosa vorrebbe dire bloccare il Giro d'Italia, il Tour de France, il Mondiale e tutte le altre gare per un anno o più. I danni economici sarebbero notevoli, è chiaro, ma forse solo una misura così dura potrebbe risolvere questa brutta piaga.

lunedì 4 ottobre 2010

L'Italia del rugby ci riprova


Lo spot di presentazione dei prossimi test match della nostra nazionale di rugby è quanto mai esplicito "L'Italia s'è desta". E sarebbe anche ora che lo facesse! Con questo non voglio dire che Parisse e soci debbano battere facilmente tutti gli avversari che incontrano. Probabilmente, anzi sicuramente, abbiamo riversato su un buon gruppo di giocatori più aspettative di quanto era lecito fare. Con quale risultato? che ad ogni partita degli azzurri ci aspettiamo l'impresa storica, che poi puntualmente non arriva con nostra somma delusione.

In attesa del Sei Nazioni in cui i nostri giocatori saranno chiamati a centrare (finalmnete) almeno due vittorie nello stesso torneo, la grande occasione per tornare alla ribalta in campo internazionale sono i test match di novembre. In calendario ci sono 3 sfide con altrettante nazionali di primissimo piano.

Si parte sabato 13 novembre a Verona contro l'Argentina. Sulla carta i Pumas sono favoriti, ma è anche vero che non sono più quelli del 2007 (o meglio sono sempre gli stessi ma più vecchi). Un'Italia tosta, compatta e concentrata potrebbe regalarci sicuramente un gran bel pomeriggio di rugby.

Più arduo il match del 20 a Firenze. Qui avremo di fronte l'Australia vicecampione del mondo. Storicamente non c'è mai stata competizione tra le due nazionali e il fatto che i Canguri abbiano fatto un ottimo Tri Nations (vinto comunque ancora una volta dalla Nuova Zelanda) fa capire che al Franchi ci sarà molto da soffrire.

L'ultimo appuntamento è a Modena contro le Isole Fiji. Si tratta di una squadra sicuramente alla portata dei nostri ragazzi. Diciamo anche che è l'unica partita da vincere assolutamente. Certo, se poi Mallett e i suoi ragazzi decidessero di esagerare e regalarci anche un trionfo contro Argentina o Australia, non credo ci sarebbero molti tifosi che si offenderebbero.

Tutte e tre le partite vanno verso il tutto esaurito, ma ancora è possibile trovare biglietti.

La Ryder Cup all'Europa


La Ryder Cup 2010 è dell'Europa. Al termine di una sfida bellissima e, nonostante il maltempo, piena di colpi di scena, gli Stati Uniti hanno dovuto arrendersi per 14,5 a 13,5 alla squadra capitanata dallo scozzese Colin Montgomerie. La partita decisiva è stata vinta dall'irlandese Graeme Mc Dowell che ha battuto in un match tiratissimo l'americano Hunter Mahan.

Chi pensava che gli italiani Edoardo e Francesco Molinari fossero in vacanza premio al Celtic Manor Resort e facessero semplicemente la parte degli spettatori è stato smentito dai fatti. Anche se non sono riusciti a vincere nessuna partita, il loro contrubuto è risultato comunque fondamentale. In particolare va sottolineata la prova di "Dodo", capace di chiudere in parità il proprio match contro Rickie Fowler (astro nascente del golf americano) e garantendo in questo modo alla propria squadra il mezzo punto che alla fine ha fatto la differenza.

Con questa vittoria i trionfi dell'Europa salgono a 12. Tra due anni, sui green del Medinah Country Club (in Illinois) gli Usa proveranno sicuramente a rifarsi. Intanto l'Europa del golf si goda questo trionfo, che ha anche un tocco di tricolore e che, giustamente, è stato dedicato all'ex capitano Severiano Ballesteros.