martedì 28 settembre 2010

Con Maradona mai dire mai


L'avventura di Maradona alla guida della nazionale argentina al mondiale sudafricano si è conclusa nel peggiore dei modi: Diego esonerato e squadra a Sergio Batista.

Le polemiche seguite alla cacciata di Maradona da parte della federazione argentina (Afa) su ordine, pare, di Carlos Bilardo, non dovrebbero lasciar pensare a niente di positivo circa le possibilità che lo stesso Maradona possa tornare a guidare quella che lui stesso ha definito "la squadra più spettacolare al mondo". Eppure con un personaggio del calibro di Maradona è quanto mai difficile fare previsioni. L'ha dichiarato anche recentemente che farebbe qualsiasi cosa per tornare a ricoprire la carica di ct e per riuscirci sembra abbia avviato le cosiddette "grandi manovre".

Pare, infatti, che approfittando di un viaggio per motivi benefici in Russia, Maradona abbia fatto di tutto per incontrarsi con la stella del Barcellona e dell'Argentina, Lionel Messi. L'incontro, nei piani di Diego, dovrebbe servire a rendere "La Pulce" un suo alleato. Se infatti Messi dichiarasse pubblicamente di volere il ritorno in panchina di Maradona, le cose per l'Afa si metterebbero decisamente male. Ovviamente Bilardo ha già annunciato che la conferma di Batista (alla luce anche della batosta rifilata in una recente amichevole alla Spagna campione del mondo) è cosa certa. Ma in una nazione che non ha mai smesso di amarlo ed idolatrarlo, la sola ipotesi che Maradona possa tornare a guidare l'Albiceleste manda tutti in visibilio. Sembrava, insomma, una storia chiusa quella tra "El Diez" e la nazionale, ma probabilmente non è stata ancora detta l'ultima parola...

lunedì 27 settembre 2010

Ryder Cup: ci siamo


E' ormai tutto pronto per l'edizione 2010 della Ryder Cup, il torneo di golf che ogni due anni mette di fronte i migliori giocatori d'America e d'Europa. Quest'anno si gioca sui verdissimi campi del Celtic Manor Resort di Newport, in Galles dall'1 al 3 ottobre. A sfidarsi, come detto, i migliori golfisti dei due continenti. Grande attesa per vedere cosa riuscirà a combinare Tiger Woods, ma c'è curiosità anche per i fratelli Molinari. Edo e Chicco si trovano in un ottimo momento di forma e faranno di tutto per risultare tra i protagonisti.

Per l'Europa, il capitano Colin Montgomerie, ha scelto Luke Donald, Ross Fisher, Peter Hanson, Padraig Harrington, Miguelk Angel Jimenez, Martin Kaymer, Graeme McDowell, Rory McIlroy, Ian Poulter, Lee Westwood, Thomas Bjorn, Darren Clarke, Sergio Garcia, Paul McGinley e, appunto, Edorardo e Francesco Molinari.

Per gli Stati Uniti, invece, il capitano Corey Pavin, oltre alla superstar Tiger Woods ha selezionato Phil Mickelson, Hunter Mahan, Bubba Watson, Jim Furyk, Steve Stricker, Dustin Johnson, Jeff Overton, Matt Kuchar, Stewart Cink, Rickie Fowler, Zach Johnson, Paul Goydos, Tom Lehman, Davis Love II, Jeff Sluman.

Bossi, i porci e la trota


L'ennesima sparata di Bossi ha monopolizzato le prime pagine dei giornali, le aperture dei telegiornali, praticamente l'attenzione di tutti. Ovviamente il dibattito politico (come se non ci fossero cose più importanti a cui pensare, ma è sempre meglio che parlare ancora di case a Montecarlo) è stato subito incentrato sulla questione. E' stato quasi commovente vedere gli uomini del Pdl e i finiani da una parte, Veltroni e Bersani dall'altra attestarsi sulle stesse posizioni di condanna per le parole del leader della Lega. L'attacco a Roma e ai romani è giunto al termine di una serata tra camice verdi a Lazzate ed è stato provocato dall'ipotesi che il futuro Gran Premio di Roma di Formula1 potrebbe segnare la fine dello storico Gp di Monza. Da qui l'invito a correrlo (il Gp di Roma) con le bighe e soprattutto la frecciata nei confronti del Senato (di cui dovrebbe ricordarsi di far parte) e dei romani. "Spqr? Io dico Sono porci questi romani!"

Ora, l'ho già scritto che si tratta di una sparata e che Bossi ne ha fatte e ne farà ancora tante. La mia preoccupazione, invece, è rivolta a quel povero cristo che gli stava seduto accanto e rideva tutto beato. Spero ci sia qualcuno che glielo spieghi a Renzo che quella detta dal padre è una cazzata e il vero significato di Spqr è "Senatus Populusque Romanus". Non è detto che lo capisca e se vogliamo dirla tutta non ci aspettiamo nemmeno che lo faccia. E' solo per stare con la coscienza a posto.

domenica 26 settembre 2010

Il meglio del motocross a Roma con il Red Bull X- Fighters Worl Tour


Chi pensa che la Red Bull metta le ali solo a Webber e Vettel sbaglia di grosso. Per rendersi conto del contrario basterà fare un salto allo Stadio Flaminio il 2 ottobre, dove è in programma il gran finale dell'X-Fighters World Tour. Si tratta di una gara tra i migliori (e più spericolati) interpreti dell'Fmx ovvero il
Freestyle motocross. La differenza con il normale motocross è che nell'Fmx i piloti si sfidano compiendo evoluzioni sempre più spettacolari e al limite dell'incredibile. I salti sono poi valutati da un pool di giudici che assegna un punteggio secondo i criteri di "Varietà", "Difficoltà ed Esecuzione", "Uso del Tracciato", "Spettacolarità e Reazione del Pubblico".

A sfidarsi il meglio del meglio della categoria: da Nate Adams (Usa) a Dany Torres (Spa), da Mat Rebeaud (Svi) a Bobbie Maddison (Aus). Per l'Itala concorrerà, grazie ad una wild card, il bolognese Max Bianconcini. Un pò a sorpresa, parteciperà all'evento anche Tony Cairoli (da poco divenuto campione del mondo di motocross MX1) che sarà special guest e farà divertire il pubblico del Flaminio (a proposito, i biglietti sono quasi esauriti) con una serie di numeri da capogiro.

Max Biaggi re della Superbike


Come ai vecchi tempi, Max Biaggi è di nuovo campione del mondo. Stavolta però di una categoria particolare, quella Superbike che fino ad ora nessun italiano aveva ancora vinto. L'impresa del pilota romano (che può vantare 4 mondiali della 250 vinti tra il 1994 ed il 1997) è resa ancora più bella dal fatto che è stata compiuta in sella ad una moto italiana, l'Aprilia.

Il lieto fine di una stagione memorabile è arrivato sulla pista di Imola. Al centauro romano sono bastati due quinti posti per garantirsi un titolo comunque meritatissimo, costruito gara dopo gara, con grande costanza ed esperienza, come solo i grandi campioni sanno e riescono a fare.

La cosa un pò paradossale è che il titolo di Biaggi arriva proprio nella stagione peggiore del suo arcirivale Valentino Rossi. Certo, non mi sembra il caso di fare paragoni, anche perchè i risultati in carriera dei due sono sotto gli occhi di tutti. Il fatto però che Max Biagggi abbia avuto la capacità di tornare a vincere a 37 anni suonati è sintomo di grande forza e di una tenacia da far invidia. Per questo non possiamo che essere felici per una vittoria tanto bella ed importante. Grande Max.

sabato 25 settembre 2010

C'è grossa crisi


Un pò ne avevamo il sospetto, ma adesso che ce lo ha detto anche la Marcegaglia ne siamo praticamente certi: da quando c'è la crisi non siamo andati meglio degli altri Paesi. La presidentessa di Confindustria, ultimamente, non le manda a dire al Governo e a chi dovrebbe fare in modo che la tanto auspicata ripresa si realizzi davvero. Il fatto è che per rimettere in moto l'Italia serve qualcosa di più che le chiacchiere o la propaganda da quattro soldi. Servirebbe innanzitutto un Ministro per lo Sviluppo economico (possibilmente senza i guai giudiziari di Brancher) e poi non sarebbe male qualche riformina che permetta all'economia di ripartire. Di riforme si sente parlare da oltre 30 anni, ma ne sono state fatte davvero poche. Difficile che ci riesca il governo attuale, ma sarebbe già tanto se si smettesse di parlare di case a Montecarlo e cazzate del genere mentre ogni giorno c'è una fabbrica che chiude e centinaia di persone che perdono il lavoro. Dopotutto l'articolo 1 della nostra Costituzione recita ancora che "l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro" e non sulla cassintegrazione, perciò "cari" (ovviamente nel senso di costosi) politici, datevi una mossa e fate davvero qualcosa di buono per noi: fateci lavorare.

giovedì 23 settembre 2010

Chomsky analizza la politica estera degli Usa


Noam Chomsky è linguista di fama mondiale, ma è anche uno dei più apprezzati ed ascoltati filosofi e teorici della comunicazione. Quando parla, perciò , è difficile che dica cose scontate o banali. E anche in occasione della lectio magistralis tenuta davanti agli studenti di Scienze Politiche dell'Unam (Università Nazionale Autonoma del Messico) non si è smentito. Invitato a dare un'opinione sulla politica estera americana, Chomsky non ha esitato ad ammettere che "il potere degli Stati Uniti si erode da tutti i lati". Una dichiarazione forte, suffragata da indizi inequivocabili. Il principale (e forse anche il più preoccupante per Washington) è legato alla nascita del Celac (la Comunità degli stati latinoamericani e caraibici), che include Cuba ed esclude, invece, Usa e Canada. Nixon diceva: "Se gli Usa non sono capaci di controllare l'America latina, non saranno in grado di controllare il resto del mondo". Intanto però, mentre sono impantanati in Iraq e Afghanistan, Obama & Co ci provano lo stesso (a continuare a controllare il resto del mondo e di conseguenza le risorse energetiche). Come? Creando la "minaccia iraniana". La situazione, per Chomsky, ricorda molto ciò che successe nel 1953, quando fu rovesciato il governo democratico iraniano per instaurare una dittatura (quella dello Sha) più accondiscendente. Ciò che è successo dopo lo sappiamo tutti: rivoluzione islamica, Khomeini e ora Ahmadinejad. Per capovolgere ancora la situazione serviranno probabilmente ancora aerei, carrarmati e tanti tanti soldati. In un contesto globale, sembra che gli unici "amici" siano rimasti il Giappone e i Paesi dell'Unione Europea, mentre sempre più "sudditi" diventano sempre più ribelli..."il potere si erode..."

venerdì 17 settembre 2010

Sventato (forse) attentato al Papa


L'avevo detto che la religione è stata, è e sarà causa di problemi. E infatti ecco che da Londra arriva una notizia a dir poco clamorosa: cinque algerini sono stati arrestati dalla squadra antiterrosimo di Scotland Yard con l'accusa di preparare o comunque istigare un attacco nei confronti del Papa.

Gli uomini (di età compresa tra i 25 ed i 50 anni) erano seguiti da tempo, anche se preoccupa il fatto che nessuno fosse mai stato coinvolto in precedenti reati. C'è da dire che sul luogo dell'arresto non sono state trovate armi o esplosivi, ma le indagini e le perquisizioni proseguiranno ancora a lungo in latre zone della capitale inglese.

Ricordiamo che Benedetto XVI si trova in Inghilterra in visita e nonostante questo "piccolo" imprevisto, il "tour" dovrebbe proseguire senza variazioni. Aumenterà di sicuro però il livello di protezione, ma questa è un'altra storia...

mercoledì 15 settembre 2010

L'oppio dei popoli...


So di non dire niente di nuovo, ma quanti problemi in meno ci sarebbero senza religione? Senza andare troppo indietro nel tempo, basta guardare un pò cosa succede in giro per il mondo per capire che buona parte dei problemi sono riconducibili proprio a questioni di fede.

La cronaca di questi giorni è ricca di episodi interessanti e chissà quanti altri me ne sono sfuggiti.

In America, dove si è divisi sull'opportunità di edificare una moschea nei pressi di Ground Zero, pare che il pastore Terry Jones abbia alla fine bruciato veramente 200 copie del corano. Di conseguenza, in India, estremisti musulmani hanno dato alle fiamme una scuola cristiana causando la morte di 18 persone. Questo prima che le copie del corano venissero bruciate, quindi è lecito aspettarsi una nuova ondata di violenza.

In Europa non siamo certo da meno. La Chiesa è nell'occhio del ciclone per gli scandali sessuali che hanno coinvolto, nel corso degli anni, decine e decine di sacerdoti. La Francia ha dovuto fare una legge per vietare l'uso di burqa e niqab nei luoghi pubblici.

Fortuna che adesso è arrivata questa società argentina, la Sigma, che ha avuto un'idea "fulminante" per rilanciare la fede nel Vecchio Continente. Come? Presentando il progetto per la realizzazione di un parco divertimenti basato sulle vicende della religione cristiana. Una sorta di Disneyland della cristianità (ne esiste già una a Buenos Aires), da realizzarsi a Maiorca. Così, chi dovesse avere una crisi mistica non c'è bisogno che si chiuda in meditazione, basta fare un salto in Spagna ed assistere a una messa in scena della crocifissione o a una parabola del Vangelo. E magari la Gelmini ci manda pure i ragazzi delle scuole italiane, che dopo aver letto la Bibbia, andranno a vedere dal vivo i fatterelli che vi sono narrati.

martedì 14 settembre 2010

Nadal "ya es un mito"


Il titolo di Marca forse può sembrare esagerato, ma ciò che ha fatto Nadal ha davvero dell'incredibile. Ad appena 24 anni lo spagnolo è già nella storia del tennis per aver conquistato tutti e quattro i tornei del Grande Slam: Australian Open (2009), Roland Garros (2005,2006,2007,2008 e 2010), Wimbledon (2008 e 2010) e Us Open (appena ieri ai danni di un comunque eccezionale Djokovic). Il risultato pone Nadal al livello dei più grandi di questo sport. Gli unici ad essere riusciti a conquistare tutti e quattro i tornei erano stati Rod Laver (che addirittura ci riuscì nello stesso anno, il 1969), Andrè Agassi e il più grande rivale dello stesso Nadal, vale a dire Roger Federer.

lunedì 13 settembre 2010

Lady Gaga senza limiti


Può piacere o no, la si può amare o detestare, ma un fatto è certo: Lady Gaga è davvero diventata un fenomeno difficile da spiegare, da contenere, anche da sopportare forse. L'ennesima dimostrazione di forza, l'artista peggio vestita della storia della musica l'ha data agli Mtv Music Awards di Los Angeles. Il fatto che avesse nomination in quasi tutte le categorie poteva certo far sorgere qualche sospetto su come sarebbe andata a finire, ma forse nemmeno i più ottimisti, nel suo entourage, si aspettavano di portare a casa ben otto premi: Migliore collaborazione musicale (con Beyoncè per il video di "Telephone"), Migliore dance video, Migliore video femminile, Migliore video pop, Migliore coreografia, Migliore regia, Migliore montaggio e soprattutto Video dell'anno per "Bad Romance". Un vero trionfo, reso ancora più evidente dagli improbabili abiti indossati durante la serata (il peggio è stato quello in stile bistecca che ha fatto scatenare le proteste degli animalisti).

Ai "LadyGagaMusicAwards", c'è stato spazio (poco) anche per altri artisti: Eminem si è portato a casa due premi (Miglior video maschile e Migliore video hip-hop con "Not Afraid"), i 30 Seconds to Mars sono stati scelti per il Miglior video rock ("Kings and Queens), i Muse hanno avuto il premio per i Migliori effetti speciali con "Uprising" e infine Jay-Z e Alicia Keys hanno vinto il premio per la Migliore cinematografia con "Empire State of Mind".

Basket: Usa campioni del mondo, ma che bravo Tanjevic


Dopo 16 anni (era ora...) gli Stati Uniti tornano a vincere un mondiale di basket e lo fanno in maniera netta e perentoria. La finale contro i padroni di casa della Turchia è stata quasi una formalità e il punteggio (81-64) ne è la riprova. Su tutti ha spiccato la figura di Kevin Durant, vero fuoriclasse capace di viaggiare, dagli ottavi di finale in avanti, a oltre 30 punti di media a partita. Quella degli Stati Uniti di coach Krzyzewski, però, è stata una vittoria del gruppo, visto che le superstar dell'Nba (da Bryant a James, da Wade a Pierce e Howard) hanno preferito rinunciare al mondiale turco per riposare o risolvere problemi fisici in vista della nuova estenuante stagione che partirà ai primi di novembre.

Tornando al mondiale e facendo i complimenti alle giovani Serbia e Lituania, direi che la vera sorpresa della rassegna iridata è stata proprio la Turchia guidata dal maestro Boscia Tanjevic, giunto al capolinea di una straordinaria carriera costellata di titoli e medaglie (indimenticabile l'oro conquistato con l'Italia agli Europei di Francia nel 1999). A lui l'applauso più grande per come ha sempre continuato ad insegnare e creare pallacanestro, facendo la gioia dei propri tifosi e di tutti gli appassionati a questo magnifico gioco.

mercoledì 8 settembre 2010

Nba Europe Live Tour 2010


L'Nba torna in Europa con il Live Tour 2010. Saranno tre le squadre impegnate nell'ormai abituale gita fuori porta dei professionisti del basket nel Vecchio continente. Il 3 ottobre si inizia con la sfida tra i New York Knicks e l'Armani Jeans. Ci sarà, insomma, il tanto atteso ritorno a casa di Danilo Gallinari. Il Mediolanum Forum di Milano è soldout da mesi. Dopotutto non capita tutti i giorni di poter ammirare dal vivo gente come lo stesso Gallinari o i nuovi acquisti dei Knicks Amare Stoudemire e Raymond Felton. Alla tappa italiana seguiranno poi due scontri tutti "made in Nba": il primo alla O2 Arena di Londra tra i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e i Minnesota Timberwolves; la seconda sfida, invece, si svolgerà a Parigi (Bercy) il 6 di ottobre tra gli stessi T'wolves e i Knicks. L'ultimo match del tour è in programma al Palau Sant Jordi di Barcellona tra i padroni di casa e i campioni Nba di Los Angeles.

L'America a tutto football


Finalmente ci siamo: riparte nella notte tra giovedi e venerdi la National football league (Nfl), il campionato professionistico di football americano che tanto appassiona gli Usa (e sempre più persone in giro per il mondo). La stagione sarà inaugurata dalla sfida tra i New Orleans Saints, campioni in carica, e i Minnesota Vikings. Incerto come al solito il pronostico su chi, alla fine della stagione, si contenderà il Super Bowl di Dallas. Proprio i Dallas Cowboys potrebbero essere la sorpresa ed essere i primi a giocarsi l'opportunità di diventare campioni nel proprio stadio. Gli esperti, comunque, sembrano voler concedere maggiore credito a squadre come gli Indiana Colts, la stessa New Orleans e i Green Bay Packers. E' evidente però che, come successo l'anno scorso quando i Saints non partivano assolutamente come favoriti, la sorpresa è sempre dietro l'angolo. Ed ecco, allora, che squadre come i New York Jets, i New England Patriots e gli inossidabili Pittsburgh Steelers (privi però del quarterback Ben Roetthlisberger) potrebbero dire la loro nella lotta al titolo. In Italia, le partite saranno visibili su Espn America (canale 214 della piattaforma Sky).

La Nfl, però, non è l'unico campionato di football ad appassionare gli americani. Deve, infatti, fare i conti con il fenomeno "Lingerie Football League". Di che si tratta? Del campionato di football femminile giocato si, a colpi di placcaggi e touchdown, ma soprattutto in mutande e reggiseno. I nomi delle squadre (in tutto 10) sono tutto un programma: Los Angeles Temptation (campioni in carica), Dallas Desire, Miami Caliente, Philadelphia Passion. A parte pochi casi, le giocatrici sono tutte modelle. E' evidente che dal punto di vista tecnico la Lfl non sia un granchè, ma da un campionato in cui bellissime ragazze si rincorrono mezze nude non si può pretendere di più. Guardare per credere.

lunedì 6 settembre 2010

Nokia mette in palio Pamela Anderson


Una scena erotica con Pamela Anderson! E' questo il meraviglioso premio messo in palio da Nokia per lanciare il muovo modello di smartphone N8. Ok, l'ex bagnina di Baywatch, sogno erotico di milioni di uomini in giro per il mondo, non sarà più la bellezza di un tempo, ma il gioco vale evidentemente la candela, soprattutto se per partecipare basta un semplice "Mi piace" alla pagina Facebook di Nokia Uk. Al fortunato vincitore sarà offerta la possibilità, dunque, di partecipare alla realizzazione di un cortometraggio intitolato "The Commuter" (Il pendolare) al fianco della biondissima e procacissima Pamela. Il film sarà girato interamente con lo smartphone e sarà ambientato a Londra, dove sarà poi presentato in anteprima per il lancio del nuovo telefonino della multinazionale finlandese, previsto per la fine di settembre. In realtà, i premi sono 2: si può "vincere" Pamela Anderson o Ed Westwick (star di Gossip Girl), ma siamo pronti a scommettere che di questo dettaglio non importa niente a nessuno...

domenica 5 settembre 2010

Rooney e la escort...


C'è cascato anche Rooney. Dopo i suoi connazionali Cole e Crouch e i francesi Benzema e Ribery (mancano pochi giocatori e si può fare una bella squadretta...), anche Wayne Rooney è stato coinvolto in uno scandalo sessuale con una escort. La "signorina" in questione è tale Jennifer Thompson, che in una intervista esclusiva (e profumatamente pagata) al Mirror ha ammesso di aver incontrato il fuoriclasse del Manchester United (chiaramente sotto falso nome...) diverse volte. Adessp bisognerà vedere come reagirà la moglie di Rooney, Coleen, e Capello e Ferguson, allenatrori rispettivamente di Inghilterra e Manchester Utd, da sempre poco propensi a perdonare ai propri calciatori scandali di questo tipo.

Motociclismo: addio a Shoya Tomizawa


Lutto nel mondo del motociclismo: è morto durante la gara di Moto 2 del Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica di Misano il pilota giapponese Shoya Tomizawa (19 anni). L'incidente che lo ha coinvolto è stato terribile ed ha coinvolto altri due motociclisti, tra cui De Angelis. Polemiche sulle modalità con cui si sono svolti i soccorsi e soprattutto sul fatto che la gara è andata comunque avanti nonostante le immagini avessero mostrato immediatamente la drammaticità dell'incidente. La morte di Tomizawa segue di una settimana quella di Peter Lenz, il tredicenne deceduto ad Indianapolis nel corso di una delle gare di contorno a quella della Moto Gp. I piloti si sono mostrati tutti stravolti dall'accaduto e hanno spiegato che, in un modo o nell'altro, incidenti di questo tipo fanno parte dei "rischi del mestiere". Certo, rispetto a qualche anno fa le condizioni di sicurezza sono migliorate sensibilmente, ma finchè un solo pilota morirà ci sarà da lavorare affinchè situazioni del genere non si ripetano più.

venerdì 3 settembre 2010

Sakineh libera, Sakineh salva


Che altro dire se non che tutti ci auguriamo che Sakineh Mohammadi Ashtiani sia salvata? Niente, a parte che tutti ci auguriamo che Sakineh Mohammadi Ashtiani sia salvata.

Petizione da firmare on line su http://freesakineh.org/

Capello "da dio a mostro", Beckham pronto a tornare in campo


L'Inghilterra ha iniziato nel migliore dei modi il cammino che porta ad Euro 2012 (secco 4 a 0 ai danni della povera Bulgaria), ma Fabio Capello non sta vivendo certamente un periodo facile. La sua avventura sulla panchina dei Leoni, dopo la sconfitta agli ottavi di finale del mondiale contro la Germania, ha infatti messo fine alla "luna di miele" tra l'ex allenatore della Roma e i tabloid inglesi. E a furia di subire critiche ed insulti, Mr. Capello ha perso la pazienza ed ha contrattaccato i giornali accusandoli di averlo "prima idolatrato come un dio e poi trasformato in un mostro". Intanto, dall'altra parte dell'oceano, David Beckham annuncia il suo imminente ritorno in campo: lo Spyce Boy si è detto infatti pronto a rientrare con i suoi Los Angeles Galaxy nel prossimo week-end, nonostante i medici gli abbiano consigliato di aspettare almeno fino alla fine di ottobre.

Informazione libera: l'Argentina "democratizza" i media


Mentre in Italia si cerca in tutti i modi di imbavagliare l'informazione, a Buenos Aires entra in vigore una legge che rende più democratico il mondo dell'informazione argentina. La nuova "Ley de Medios Audiovisuales" (che sostituisce quella in vigore dall'ultima dittatura) segna l'inizio di una vera e propria rivoluzione e di una maggior democratizzazione e diversificazione del sistema dei media del paese. Senza entrare nei dettagli di una legge che, dovendo disciplinare un settore vasto come quello dell'informazione audiovisiva, è obbligatoriamente complessa, basta dire che con questa legge l'Argentina ha la possibilità di porre fine alle posizioni dominanti, ai monopoli dell'editoria e di vivere in piena libertà di informazione. Alla faccia nostra, anzi alla faccia degli imbavagliatori.

God (doesn't) Save the Sex Pistols


Ieri scrivevo della triste fine del simbolo della "falce&martello". Oggi mi tocca annunciare la fine di un altro simbolo, i Sex Pistols. Simbolo per migliaia di ragazzi e ragazze che ascoltando la loro musica e i loro testi hanno scoperto e apprezzato ideali di libertà e la musica punk. Non a caso il gruppo di Sid Vicious e Johnny Rotten è stato da sempre associato al Punk stesso (quello con la P maiuscola), all'anarchia, alla libertà di fare e dire quel che si vuole, alla lotta al Sistema. Invece, eccoci qua a scoprire che anche i Sex Pistols (anzi ciò che ne resta) hanno abbandonato quegli ideali per interessi prettamente economici. E' di questi giorni la notizia che presto nelle profumerie potremo trovare il loro profumo "God Save the Queen". La pubblicità dice "profumo di punk, profumo di anarchia". Io aggiungo "profumo di soldi, profumo di merda".

giovedì 2 settembre 2010

La fine ingloriosa di un simbolo


Un tempo la falce ed il martello erano elementi di un simbolo nobile ed importante. Un simbolo che rappresentava gli ideali politici di milioni di persone del mondo. E' vero anche che è stato usato male ed è diventato il simbolo di regimi totalitari che hanno provocato la morte di tantissima gente. Ma che delusione, l'altro giorno, aver visto la stella rossa con la falce ed il martello sovrapposti al simbolo del Pdl. Che delusione aver dovuto associare la stella rossa con la falce ed il martello ad un gruppo di "berluscones" pronti a farsi 1000km per insultare Fini. Già non erano bei tempi, ma adesso abbiamo davvero toccato il fondo...

mercoledì 1 settembre 2010

A chi servono veramente Ibrahimovic e Robinho?


Sono dell'Inter e il ritorno di Ibrahimovic all'altra squadra di Milano mi dà chiaramente fastidio. Ok, i giocatori come Zanetti, Totti e Del Piero sono sempre di più un'eccezione, ma quelli come Ibrahimovic sono sempre di più una delusione. I tifosi del Milan sono ovviamente felici per il suo acquisto, lui ha promesso di segnare almeno 25 gol (l'ultima promessa era stata di andare in Spagna per vincere la Champions...), tutti felici in campo e in tribuna. E proprio sulla tribuna vorrei soffermarmi un attimo. Il Milan erano anni che non spendeva tanto al calciomercato. Dite che Berlusconi si è scocciato d doversi congratulare continuamente con il "collega" Moratti per i trionfi dell'Inter? Dite che ha di nuovo voglia di vincere il campionato o la Champions League? Plausibile, certo, ma se oltre che per questi traguardi lo svedese e Robinho fossero stati presi anche per accontentare i tifosi-elettori? Ricordate gli striscioni polemici dei tifosi milanisti che invitavano la società a spendere, il presidente a darsi una mossa o a farsi da parte? Beh, è bastato l'acquisto di Ibrahimovic per far scoppiare la pace e far apparire uno striscione "chilometrico" in cui si ringraziava la società (e quindi Berlusconi) per il regalo...

E qui sorge il dubbio (che una volta tanto mi ha fatto trovare d'accordo con Massimo Mauro che l'ha scritto su Repubblica.it): sti giocatori, servono più al Milan o al Pdl? Allegri di sicuro non vede l'ora di poter schierare il trio brasiliano Pato-Ronaldinho-Robinho alle spalle di Ibrahimovic, ma io sono convinto che dopotutto questa sia anche una mossa "pubblicitaria" in vista di una eventuale futura campagna elettorale in cui Berlusconi dovrà guardarsi dagli ex amici (finiani in primis) e dagli attuali alleati (Lega Nord) per conservare la poltrona di premier *. Esiste in circolazione un bellissimo libro che si intitola "Calcio e Potere" (scritto da Simon Kuper) che spiega perfettamente perchè il calcio non è solo un gioco. Chi crede ancora a questa favoletta può sognare vedendo Ibrahimovic al centro di San Siro che dice che il Milan è la squadra più forte. Chi, invece, non ci crede più si deve solo augurare che la mia impressione sia sbagliata e la politica si faccia coi fatti, non con l'acquisto di questo o quel calciatore.

* Il Pd non l'ho proprio considerato perchè è l'unica cosa di cui Berlusconi non deve preoccuparsi...